Stanotte sono rientrata all'1.
Capita raramente di fare questi orari, perchè in tendopoli, sia io, sia i miei amici, siamo un po' ammorbati.
I cancelli erano chiusi. La casetta di legno costruita per i controllori dei pass, smontata.
C'era un'atmosfera pesante, complice anche la genziana che ho bevuto.
Apriamo in cancello, mostriamo i pass e rientriamo. Mentre camminiamo sul viale, un uomo della protezione civile ci viene incontro. Corre. Ci supera e va ad avvisare un gruppetto di uomini che sta all'entrata.
Una donna si è sentita male.
Un'autoambulanza ci passa accanto e si ferma alla tenda di un amico che stava con noi. Un'anziana è svenuta, caduta a terra senza che nessuno se ne accorgesse.
L'hanno soccorsa i parenti non si sa dopo quanto tempo e l'hanno recuperata gli infermieri del Posto Medico.
Con lei c'erano il fratello e la cognata. Un'infermiera prende sottobraccio la cognata e la porta con sè, a Davide, il nostro amico, lasciano il fratello. Che piange, si pettina e gli si attacca al braccio.
Rientrano in tenda.
-Buonanotte- ci salutiamo, -Buon divertimento-
Io e Domenico rimaniamo a passeggiare. Fumiamo una sigaretta e chiacchieriamo.
In giro c'è fermento.
I protettori sono appostati davanti alla mia tenda.
Con le mani dietro la schiena, la testa dritta e le gambe larghe, guardano la tenda davanti alla mia. Senza perderla di vista.
All'improvviso tutti corrono verso un'unica direzione. Verso un angolo della tendopoli.
Ed accerchiano un uomo.
Ha i capelli biondi legati a coda, i pantaloni larghi e corti.
E’ il biondo, il nuovo acquisto del campo.
Iniziano a parlare ad alta voce, dicono che certe cose non si devono fare, che bla bla bla. Non si capisce.
Una donna si sveglia per le urla. Esce, si accende una sigaretta e ci raggiunge. Chiede che è successo.
Poi ci racconta che la sera ha sentito degli uomini parlare al walkie talkie, che c'era un sospetto e che a mezzanotte dovevano controllare che fosse rientrato.
Forse è lui, pensiamo.
E' un uomo strano, e la moglie lo è ancor di più.
Prende il cibo da tavola e se lo infila in borsa. Soprattutto bottiglie di vino e frutta. A volte prende anche il pane e lo tira ai piccioni. Attirandone intere schiere.
Come se non avessimo già abbastanza rogne con gli animali.
Da due giorni monta anche una bancarella. Accanto ai bagni chimici stende dei vestiti per bambini, usati. E li lascia sotto il sole per tutto il giorno.
Tutti passano e guardano, domandandosi perché. Ma la risposta già la sanno, è strana.
E poi urla al telefono dicendo che qui la trattano male. Che tutti la osservano e la criticano.
Di certo non passano inosservati.
E, si, sono proprio dei tipi strani.
mercoledì 20 maggio 2009
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