Ieri sono stata al teatro.
Al teatro della tendopoli.
Gli uomini della protezione civile hanno tolto dalla tenda ricreativa tutti i tavoli e tutte le sedie. Al centro della stanza hanno legato un filo che andava da parete a parete e ci hanno appeso a mo' di sipario una stoffa rossa cangiante. Poi nella parte anteriore hanno allocato sedie e panche.
La sera alle 21 e 30, c'erano bambini, ragazzi, adulti, anziani. Ogni generazione era fieramente rappresentata.
E davanti a noi, sopra un palco inesistente, la compagnia teatrale Signori chi è di Scena, di Roma. Che ha presentato lo spettacolo “L'importanza di chiamarsi Ernesto”, di Oscar Wilde.
Io non l'avevo mai visto, ed è stata la volta buona per colmare la lacuna.
E' stato molto bello, divertente, sono uscita pienamente soddisfatta.
Anche i bambini hanno gradito.
Peccato che verso la fine abbiano pensato bene di prendersi per i capelli, gridare e passeggiare tra gli spettatori. Facendo insorgere tutti con sonori -ssshhhh!!-.
Ieri pomeriggio il container doccia delle donne è stato occupato.
Un uomo vi si è infilato dentro e non voleva uscire.
Con la porta aperta, davanti l'uscio, ha iniziato a togliersi la camicia, i pantaloni, la canottiera, le mutande.
Lasciando ben poco all'immaginazione.
Una signora bionda, avvolta nell'accappatoio, ha salito i tre gradini del container e s'è trovata davanti il mero spettacolo. Con le mani nei capelli ha proposto all'uomo di uscire, prima gentilmente, poi meno. E vedendo che l'uomo non ne voleva sapere, è corsa a chiamare aiuto.
Nel frattempo, un uomo che ha assistito alla scena è andato dall'occupatore e con le buone maniere l'ha convinto ad uscire.
E quando due energumeni civili, guidati dalla signora bionda, sono arrivati al container, non hanno trovato nessuno. Hanno controllato ogni box doccia, hanno salutato la signora e se ne sono andati via. Un po' delusi.
E la donna è entrata a farsi la doccia.
lunedì 25 maggio 2009
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1 commento:
... le buone maniere servono sempre :-)
ciao ciao
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