Preferisco andare a cena intorno alle 20 e 30.
Quando la calca scema e si può entrare in tenda mensa senza fare la fila. A quell'ora servono abbastanza in fretta e c'è poca confusione. L'unico problema è che spesso il primo o il secondo è finito, ed i cuochi ripiegano su fette di formaggio o scatolette di tonno.
Io non mangio formaggio ed il tonno è mio fido alleato.
Ieri sera è andata così.
Entro in tenda mensa e mi siedo ad aspettare. Dopo due minuti arriva un ragazzo che mi porge un piatto di sugo al ragù con del riso. Io lo assaggio e non mi piace.
Lo lascio al mio vicino di tavolo.
Mentre sto aspettando il secondo, dietro di me si sentono schiamazzi. Una donna sta discutendo con un ragazzo, prima sottovoce, poi no.
Il ragazzo si sta vistosamente lamentando.
-Questo non è neanche cibo per cani!- urla -Le crocchette sono meglio!! Che schifo!! Alla tendopoli di Globo danno quattro primi, che merda è questa! Io me ne vado-
Un monologo durato qualche minuto, che ha ammutolito noi dei tavoli intorno.
Penso che le persone della protezione civile l'abbiano sentito.
E la prima cosa che ho pensato è stata: davvero a Globo fanno scegliere tra quattro primi?
Ma, in parte, è vero. Il cibo sta diminuendo.
Da una settimana a questa parte le porzioni sono ridotte e le salsicce con i fagioli giacciono nei nostri piatti sempre più spesso. Io mi mangio una mela e va bene così, ma gli stomaci pretenziosi storcono il muso.
Da dieci giorni, all'ingresso della mia tendopoli, c'è una casetta di legno.
L'hanno montata durante i giorni del diluvio universale, e da allora ci guarda sardonica entrare ed uscire.
Anche lungo la ss17 e le stradine cittadine se ne possono trovare molte. Posate ai cigli della strada a dire: guardate, noi si che siamo toste!-
Ed è vero, loro sono toste. Sarebbe stato meglio pensarci prima.
mercoledì 6 maggio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
è appena passato un mese e già diminuiscono gli aiuti, il cibo, è pazzesco, come accade sempre in Italia, appena cala l'attenzione cala la solidarietà, il sostegno. Devi continuare a scrivere e raccontare la situazione perchè nessuno si dimentichi di voi e chi vuole aiutare si renda conto di ciò che vi serve veramente, oltre a tante belle parole, un buon pasto mi sembra il minimo.
A quando qualche foto...ora come ora sei la fonte giornalistica più attendibile della realtà abruzzese.
Mi auguro che sia solo un problema di organizzazione.
Emma, grazie davvero.
Capitan Ambù, di foto ce ne sono fin troppe. Anche io ne ho tantissime, ma fidati, sono molto più esplicative quelle che vanno in giro per i giornali, telegiornali ed internet. Grazie anche a te!
A Lucca riscuoto eh!
Posta un commento