Oggi ho fatto un lungo giro per la città.
Ero sola e dovevo arrivare alla stazione. Ho percorso in macchina il tragitto che facevo quotidianamente, prima del terremoto. Ed ho notato che hanno iniziato ad abbattere alcuni edifici.
Mentre guidavo, buttavo l’occhio a destra e sinistra, e spesso e mal volentieri, dove prima l’occhio si posava su qualche palazzo, oggi s’è posato sulle macerie. Quelle nuove.
Cumuli di mattoni, cemento e ferraglia, sotto la luce del sole. Ed accanto c’erano sempre ruspe e mezzi dei vigili del fuoco, a recintare e sorvegliare i lavori.
Sui cigli delle strade si sono insediati anche i venditori ambulanti.
Ci sono sia i furgoncini della porchetta, sia quelli dei formaggi e salumi tipici. Ed alcuni vogliono strafare, offrendo tutt'e tre.
Oggi è stata una bellissima giornata.
Il cielo terso per tutta la mattina, e ad ora di pranzo la temperatura ha toccato i 22 gradi.
Dal conto mio ho potuto sfoggiare la t-shirt donata dalla Caritas.
Ieri al campo doveva venire il parrucchiere.
E’ un ragazzo simpatico e molto bravo, che lavorava al centro di parrucchieri dove andavo da due anni.
Per tutta la settimana, la segreteria del campo, ha raccolto le prenotazioni delle donne.
Donne di tutte le età si accalcavano davanti all’uscio della tenda, provviste di capelli bianchi, ricrescite improprie e acconciature da far invidia ad Elvis.
Purtroppo il parrucchiere non s’è presentato, generando rivolte mascoline. Le donne anziane erano le più incallite.
Non si fa così, dicevano.
Si prende gioco di noi!
Se potessimo scegliere col cavolo che andremo da lui.
Inoltre, la mia coinquilina, la signorina Anna, è tornata alla carica per quanto riguarda l’ordine e la convivenza.
Con noi dorme un uomo tornato dalla Puglia solo per stare vicino al lavoro. Si alza la mattina alle 7 e torna la sera alle 19. E non bada a rifarsi il letto, né a stendersi le lenzuola, né a rimpolparsi il cuscino.
E la signorina Anna non lo gradisce.
Gira e rigira intorno al suo letto, mugugnando di riassettarlo. Ma non lo fa mai. Lamentandosi che lei non è la serva di nessuno e che se teniamo la tenda come un porcile, sono fatti nostri. Tanto lei il suo letto se lo ricopre.
lunedì 4 maggio 2009
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3 commenti:
Ricrescite improprie e rivolte mascoline ahhaahha :)
Sai che t'hanno linkato pure sul blog di Lettere? :)
Quando torni dal viaggetto, sperando che torni contenta, ti rivengo a trovare.
Giovanni, quello che a lezione non parlava mai :D
Si ho visto!!
Per il viaggetto, beh, spero di portare buona nuove. E magari andiamo anche a festeggiare :)
che mi riporti?
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