lunedì 31 agosto 2009

Le tendopoli stanno chiudendo. Una dietro l'altra, stanno spedendo i loro ospiti nelle tendopoli più vicine al (fu) centro della città, tra queste c'è anche la mia. Ieri sono andata a pranzo al giapponese e di ritorno, satolla e soddisfatta, mi son trovata davanti un camioncino pieno di reti e di materassi e intorno a questo i protettori che due la volta li portavano in giro. Inizialmente credevo stessero togliendo dei posti letto, poi parlando con una ragazza ho saputo che sposteranno da noi gran parte delle persone che non troveranno sistemazioni alternative alla tenda. La nostra tendopoli è piccola e ben organizzata. Ormai noi popolani ci conosciamo tutti, dopo mesi abbiamo iniziato ad accettarci, a non parlarci o a uscire insieme. Speriamo che questo equilibrio, molto, troppo precario non venga a mancare. Perchè senno son problemi.
Ogni contingente che parte sono lacrime e io mi chiedo quale sarà l'ultimo. Siamo a quota XXII, l'ultima settimana di settembre dovrebbe essere il XXVI. Chissà che succederà. Vorrei non dover vivere la mia vita a settimane, non trovarmi a pensare "Cazzo, domani è Lunedì, emmo che faccio?", mi piacerebbe sapere cosa sarà di me e della mia vita anche a medio termine. Perchè sento il bisogno di ricostruirmi e ricostruire i miei punti di riferimento, nuovi o vecchi che siano, ma li voglio, li pretendo. Altrimenti delle mie gambe non saprei che farmene.

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