lunedì 20 aprile 2009

La tendopoli di Acquasanta si trova davanti al cimitero.
Salendo nei dintorni della Torretta, o percorrendo le strade che portano a Collemaggio, si può vedere una distesa di cocuzzoli blu.
Con due gazebo bianchi ed innumerevoli casette grigie, gialle e rosse.
Si tratta rispettivamente delle tende, delle mense e dei bagni chimici.
In questa tendopoli risiedono circa 800 persone. Il numero oscilla dai 700 ai 900, a causa dello scarso spirito di adattamento, o a causa del lavoro.
Infatti, molte ditte e molte fabbriche in questi giorni hanno riaperto i battenti. E numerosi aquilani sono stati costretti a tornare in città per tornare sui posti di lavoro.
Questo non può che essere un’iniziativa lodevole, soprattutto per alimentare lo spirito combattivo dei cittadini. Ma, d’altro canto, non è una situazione facile per tutte le tendopoli che si vedono arrivare decine di nuovi inquilini.

La maggior parte degli abitanti sono persone adulte di una certa età, che passeggiano sul viale sterrato (il corso), o siedono sull’uscio delle proprie tende.
Ma ci sono anche numerosi giovani.
Molti sono i bambini e adolescenti che si tengono occupati nella tenda ricreativa, chi leggendo, chi studiando, chi giocando. Grazie ai numerosi mezzi messi a disposizione dalla protezione civile.

Alcuni ragazzi, invece, hanno deciso di collaborare con i volontari.
C’è la possibilità, infatti, di scendere al magazzino per distribuire alla popolazione i beni di prima necessità. Quindi cibo, abbigliamento, coperte, prodotti igienici. Oppure si può lavorare in cucina: servendo in mensa, apparecchiando, lavando pentole e pentoloni o distribuendo i pasti in tenda alle persone che non possono muoversi.

Per chi vuole c’è sicuramente modo di tenersi occupati e trascorrere del tempo in compagnia. Tutto sta a volerlo, e tutto sta a fare poco gli schizzinosi.

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